Tutto quello che devi sapere sui camini a bioetanolo

Febbraio 20, 2019

Chi non ha mai sognato, almeno una volta, di passare qualche fredda serata d’inverno chiuso in casa davanti ad un bel caminetto?

Naturalmente non tutte le case sono dotate di camini tradizionali e nella maggior parte degli appartamenti non c’è spazio per installarne uno, senza contare tutti i problemi relativi all’impianto di espulsione dei residui della combustione.

Ma non abbatterti, c’è un modo per godere della magica atmosfera del fuoco, senza doverti imbarcare in complessi lavori edili: parliamo dei camini a bioetanolo.

I biocamini possiedono un alto valore estetico e sono disponibili in un’ampia variabilità di design. A differenza dei camini a legna non devono essere necessariamente incassati nella parete ma sono prevalentemente da appoggio.

Grandi e d’effetto o piccoli e maneggevoli si adattano facilmente al tuo spazio e la parte migliore è che non hanno bisogno di canna fumaria in quanto non producono cenere.
Ci sono varie tipologie di camini:

  • I caminetti a bioetanolo da parete sono facilmente incassabili con semplici opere murarie ma offrono un grande vantaggio in termini di estetica. Il camino risulterà infatti perfettamente integrato nell’architettura della stanza per un effetto dal design esclusivo.
  • I biocamini da terra o da tavolo sono invece una soluzione versatile e maneggevole da spostare dove preferisci e possono essere veri e propri oggetti di design.

 

Come funzionano i camini a bioetanolo?

Come il nome suggerisce i biocamini sono alimentati da bioetanolo. Si tratta di un alcool ricavato dalla fermentazione di biomasse, ovvero sostanze vegetali ad alta concentrazione di zuccheri. È un combustibile organico, dai molteplici impieghi, compreso appunto l’alimentazione dei camini a bioetanolo che ne sfruttano il potere calorifero.

Il vantaggio maggiore del bioetanolo sta nella sua combustione pulita. Non produce infatti fumi tossici, solo vapore acqueo e una minima dose di anidride carbonica, pari a quella emessa dal respiro di due esseri umani o da una candela.

 

L’accensione dei biocamini avviene tramite una scintilla che genera la fiamma. A seconda dei modelli può avvenire manualmente (avvicinando al bruciatore un comune accendigas) o tramite un pulsante. La fiamma è generalmente regolabile: intensità e durata variano a seconda della dimensione e della potenza del bruciatore, realizzato con materiali in grado di resistere alle elevate temperature.

 

I biocamini sono sicuri?

fiamma camino a bioetanolo

Questa domanda scottante ha una risposta più semplice di quanto si possa pensare.  Se prodotti nel rispetto delle normative europee i camini a bioetano sono assolutamente sicuri.

Sono generalmente dotati di un dispositivo antiribaltamento per evitare la dispersione del combustibile liquido contenuto all’interno del serbatoio. Inoltre, al lor interno è posizionata una pietra porosa che separa la fiamma dal restante combustibile, impedendo il contatto tra i due elementi.

Raccomandiamo naturalmente di attenersi a regole basilari di sicurezza nell’utilizzo: posiziona il caminetto su superfici stabili e tienolo lontano da tendaggi o oggetti infiammabili. Inoltre ricorda che è necessario che il locale in cui viene collocato un bruciatore a bioetanolo sia dotato di adeguati fori di aerazione come prescritto dalla norma UNI 7129/2015.

Oltre ai dispositivi di regolazione di fiamma i bruciatori a bioetanolo sono forniti di allarmi che si attivano non appena emergono segnali di malfunzionamento dell’impianto, collegati anche a dei rilevatori di anidride carbonica tarati su adeguate soglie.

Ricordiamo inoltre che la combustione non produce fumi, altro aspetto che permette di avere in casa un camino a bioetanolo senza preoccupazioni.

 

Normativa di riferimento

Il CTI – Comitato Termotecnico Italiano ha messo a punto la norma UNI 11518 che regola i requisiti di sicurezza, le caratteristiche, i metodi di prova e le indicazioni tecniche e funzionali dei camini a bioetanolo in forma liquida o gel, utilizzati a scopo decorativo e con funzionamento intermittente.

Quando acquisti un camino a bioetanolo verifica che abbia l’etichettattura e la documentazione che ne attesti la conformità alla norma UNI 11518: la placca segnaletica delle caratteristiche dell’apparecchio (consumo orario, tipo di combustibile, nome e indirizzo del fabbricante), la placchetta di sicurezza che fornisce informazioni sul caricamento (posta vicino al serbatoio) e i relativi manuali di manutenzione, installazione ed uso.

 

Installazione e manutenzione

Trattandosi di caminetti senza canna fumaria, l’installazione è molto semplice e non richiede lavori edili nè collegamenti elettrici

I biocamini da terra o da tavolo vanno semplicemente posizionati sulla superficie scelta, poi non dovrai fare altro che riempire il serbatoio con il bioetanolo e procedere all’accensione!

I camini da parete si appendono invece come quadri! L’unica accortezza da tenere a mente è accertarsi che i supporti scelti per appenderlo alla parete siano adatti a supportarne il peso.

 

Se l’installazione ti sembra un gioco da ragazzi, siamo felici di informarti che anche la manutenzione non richiederà troppo tempo. Grazie alla combustione pulita non dovrai preoccuparti di cenere e fuliggine. Per pulire il biocamino dovrai semplicemente dare una passata al serbatoio del bioetanolo con un panno asciutto.

 

Vantaggi e svantaggi

combustibile bioetanolo

Tra i vantaggi dei biocamini c’è sicuramente il bioetanolo, il combustibile che li alimenta, ecologico e dal costo accessibile (si trova a circa 2 o 3 euro al litro).
Puoi ritrovare una grande convenienza anche nella facilità d’installazione: i camini a bioetanolo non necessitano di canna fumaria e hanno tempi di messa in opera irrisori.

D’altro canto precisiamo che questi sono principalmente oggetti di design. Sono in grado quindi di ricreare un’atmosfera intima e accogliente quasi come un caminetto tradizionale ma non sono efficienti per riscaldare gli ambienti più spaziosi. Cetamente non sono adatti a sostituire completamente l’impianto di riscaldamento di casa.

Per ricapitolare:

Pro

  • Alimentate a bioetanolo: ecologico, economico e facilmente reperibile
  • Design moderni ed eleganti
  • Combustione pulita
  • Montaggio facile e senza lavori edili
  • No canna fumaria

Contro

  • Non hanno il potere calorifero di un camino tradizionale
  • Non possono essere connessi ad un sistema di riscaldamento

 

2 Commenti

il Tutto quello che devi sapere sui camini a bioetanolo.
  1. Giuseppe Banal
    |

    Ho sentito parlare spesso di gel bioetanolo…… volevo sapere la differenza con il classico Bioetanolo combustibile liquido ecologico naturale e se posso usarlo con un caminetto classico da tre vaschette 1,5 litri , sicuro di una vostra risposta vi saluto ringraziandovi

    • Bsvillage
      |

      Buongiorno Giuseppe, solitamente il combustibile in gel non è compatibile con i caminetti classici se non esplicitamente indicato dal produttore.

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